La poliomielite, debellata nella regione oltre vent’anni fa, è ricomparsa all’interno della Striscia di Gaza. Il virus, che può causare paralisi irreversibili nel giro di poche ore, rappresenta una grave minaccia, soprattutto per i bambini sotto i cinque anni. A Gaza, dove i tassi di malnutrizione sono elevati, i bambini risultano particolarmente vulnerabili alle infezioni. Questo mese il Ministero della salute di Gaza ha confermato un caso di poliomielite in un bambino di 10 mesi non vaccinato a Deir Al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza.
Il nostro appello
Insieme ad altre venti organizzazioni umanitarie* e venti operatori sanitari**, lanciamo un appello urgente per un cessate il fuoco immediato e duraturo, al fine di permettere la somministrazione di vaccini salvavita contro la poliomielite a circa 640 mila bambini sotto i 10 anni.
Interruzione dei programmi vaccinali a causa del conflitto
Durante questi dieci mesi di conflitto a Gaza è altamente probabile che i circa 50 mila bambini nuovi nati non abbiano ricevuto alcuna vaccinazione a causa del collasso del sistema sanitario. Inoltre, molti altri bambini hanno visto interrotti il loro regolare programma vaccinale a causa della violenza e degli sfollamenti.
Cause della ricomparsa del poliovirus
La ricomparsa del poliovirus è attribuita alla distruzione delle infrastrutture idriche e igienico-sanitarie, aggravata dalle restrizioni imposte dal governo israeliano, che ostacolano le riparazioni e l’accesso alle forniture idriche. Queste difficoltà, unite al sovraffollamento, allo sfollamento di massa e al sistema sanitario ormai paralizzato, hanno creato un ambiente favorevole alla diffusione del virus.
Il nostro ultimo rapporto, pubblicato il 18 luglio, offre un’analisi dettagliata di come il governo israeliano abbia utilizzato la scarsità d’acqua come strumento di guerra contro i palestinesi a partire dall’ultima operazione militare a Gaza.
La mancanza di acqua pulita favorisce la diffusione di malattie mortali, specialmente tra i bambini. Malattie come il colera, dissenteria acuta, epatite e tifo si stanno diffondendo rapidamente all’interno della Striscia, in assenza di acqua potabile e servizi igienici adeguati.
I dati sono allarmanti:
- Oltre 485 mila casi di dissenteria acuta con quasi 113 mila riguardanti bambini sotto i 5 anni;
- Oltre 81 mila casi gravi di ittero, che è manifestazione dell’epatite;
- Oltre 865 mila casi di infezioni respiratorie acute.
Vaccini disponibili, ma accesso umanitario limitato
Le organizzazioni umanitarie attive nella regione segnalano che i vaccini contro la poliomielite sono già disponibili e pronti per essere distribuiti nei mesi di agosto e settembre.
Tuttavia, per garantire il successo della campagna vaccinale, è necessario assicurare un pieno accesso umanitario a Gaza attraverso tutti i valichi di frontiera e garantire la possibilità di movimento sicuro e senza restrizioni all’interno della Striscia. Questo obiettivo può essere raggiunto solo attraverso la fine immediata delle ostilità.
L’interruzione delle operazioni umanitarie a causa dei bombardamenti in corso e dei blocchi imposti ai valichi di frontiera controllati da Israele sta aggravando ulteriormente la situazione. Camion refrigerati, necessari per il trasporto sicuro dei vaccini, sono stati ripetutamente respinti, lasciando migliaia di bambini a rischio.
IL TUO SOSTEGNO È FONDAMENTALE
Tu, in questo momento di grave emergenza, puoi fare la differenza tra la vita e la morte per le migliaia di persone che sono intrappolate nella Striscia senza un posto dove fuggire per mettersi in salvo. Questi civili innocenti stanno pagando un prezzo altissimo.