15 Novembre 2023

A Gaza nessun luogo è sicuro: le testimonianze del nostro Staff

 

Le testimonianze giornaliere dei nostri colleghi impegnati nella Striscia ci svelano una realtà dolorosa: a Gaza, nessun luogo è sicuro.

  • Nel Nord della Striscia, centinaia di migliaia di persone combattono per la sopravvivenza sotto il costante fuoco dei bombardamenti.
  • Coloro che hanno trovato rifugio a Sud, circa 1,5 milioni di sfollati, condividono spazi affollati, privi di servizi igienici e con gravi carenze di cibo e acqua potabile. La carenza di carburante e elettricità rende difficile la preparazione di pasti caldi e mette a rischio le apparecchiature salva vita negli ospedali.

Voci dal Nord: La testimonianza di Malik*

Malik* condivide con noi gli intensi momenti di paura che ha vissuto – e continua a vivere – a Nord della striscia.

È impossibile descrivere l’orrore provocato da queste bombe: gli edifici tremano come se fossero stati colpiti da una violenta scossa di terremoto. Non sappiamo quali siano i bersagli, né se siamo noi il loro obiettivo. La situazione è critica, e non sappiamo dove cercare rifugio. I bambini sono terrorizzati, gridano, chiedendo ai genitori di stringere le loro mani per sentirsi almeno un po’ al sicuro.

Nel quartiere“, afferma con voce decisa, “numerose famiglie rifiutano l’evacuazione, impegnandosi nella lotta quotidiana per procurarsi acqua potabile e cibo, in una realtà in cui le risorse sono estremamente limitate. Questa è la dura quotidianità che viviamo a Gaza e nel governatorato del Nord.

La sua testimonianza offre uno sguardo penetrante sulla resilienza di una comunità determinata a sopravvivere, nonostante le avversità.

Ricerca di persone disperse sotto le rovine di uno degli edifici residenziali bombardati a Al Zahra City.
Ricerca di persone disperse sotto le rovine di uno degli edifici residenziali bombardati a Al Zahra City.
Credits: Alef Multimedia Company/ Oxfam

Voci dal Sud: La testimonianza di Amira*

Amira*, impegnata come operatrice presso un’associazione nostra partner, ha trovato la forza di cercare rifugio nel Sud della Striscia dopo aver assistito alla morte di amici e parenti.

La casa accanto alla nostra è crollata a causa di un bombardamento. I cadaveri (dei miei vicini) sono rimasti lì per una settimana, e l’odore era insopportabile. Non avevamo né acqua né luce. […] I miei figli hanno cercato di tirare fuori le persone intrappolate sotto le macerie; erano nostri amici e parenti. Hanno scavato finché le loro mani non hanno cominciato a sanguinare.’’

Una settimana dopo questo drammatico evento, Amira ha ricevuto dei volantini che invitavano la popolazione civile a fuggire e a dirigersi a Sud entro le due del pomeriggio. Amira e la sua famiglia allargata hanno compiuto un viaggio di un giorno per raggiungere un rifugio.

Amira ha trovato salvezza nella struttura dell’associazione in cui lavora, oggi trasformata in un rifugio. Qui si sta occupando di oltre 300 donne, bambini e uomini.

‘’La notte scorsa abbiamo assistito alla caduta di bombe a 200 metri da dove ci troviamo. Abbiamo sentito un boato, e i bambini sono volati a quasi tre metri dalle braccia delle loro madri. Cercavamo sicurezza, ma oggi anche il Sud non è sicuro. Nessun posto è sicuro qui.’’

La vita di Amira, Malik e della popolazione civile è avvolta nell’incertezza, dove la speranza si lega al passare delle ore, senza alcuna previsione di cosa riserverà il futuro.

Amira ci racconta: “Durante il giorno aspettiamo con impazienza il calare della notte, ma quando arriva la notte, la paura e il panico dell’artiglieria e dei bombardamenti ci fanno desiderare nuovamente la luce del giorno. Speriamo che la notte finisca, e poi speriamo che finisca anche il giorno. Questa è la nostra vita e non abbiamo idea di cosa accadrà.

Amira si prende cura di un bambino nel centro dove ha trovato rifugio con la sua famiglia.
Amira si prende cura di un bambino nel centro dove ha trovato rifugio con la sua famiglia.
Credits: Marwan Sawwaf/ Alef MultiMedia/ Oxfam

L’impegno di Oxfam

All’interno di questa drammatica cornice, Oxfam sta cercando di raggiungere le persone che hanno bisogno di aiuto, insieme ai partner e a seconda delle necessità. Abbiamo appena completato la distribuzione di 1000 kit igienico sanitari che contengono il necessario per l’igiene personale, tra cui sapone, disinfettanti, assorbenti igienici e salviette.

Tu, in questo momento di grave emergenza, puoi fare la differenza tra la vita e la morte per le migliaia di persone intrappolate dietro un blocco senza un posto dove fuggire per mettersi in salvo. Questi civili innocenti stanno pagando un prezzo altissimo, che nessuno dovrebbe pagare.

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*I nomi dei nostri collaboratori sono stati modificati per proteggere la loro incolumità.

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