Il 2015 è l’anno delle pagelle per i Governi: nonostante gli impegni presi e gli sforzi compiuti, gli Obiettivi dell’Education for All, fissati nel Forum Mondiale dell’Educazione celebrato a Dakar in Senegal nel 2000, restano un traguardo lontano. Solo un terzo dei paesi ha raggiunto tutti i 6 obiettivi e solo il 52% è riuscito a garantire l’istruzione primaria universale.
Torna fino al 2 maggio la Global Action Week (GAW), organizzata dalla Campagna Globale per l’Educazione e coordinata in Italia da Oxfam, durante la quale migliaia di organizzazioni, associazioni, rappresentanti istituzionali e della società civile vengono coinvolti in eventi di sensibilizzazione e mobilitazione sociale in oltre 100 paesi del mondo con l’obiettivo di diffondere la conoscenza dei sei obiettivi dell’Education For All. Giunti al 2015 il diritto all’educazione di gratuita, di qualità ed inclusiva è un traguardo ancora lontano. Quest’anno gli sforzi serviranno dunque a lanciare un messaggio chiaro e forte: vota per l’educazione!
Negli ultimi 15 anni i progressi registrati sono stati importanti, ma in quasi la metà dei Paesi nel mondo i bambini non si vedono ancora riconosciuto il proprio diritto all’istruzione primaria. Se la cifra di 204 milioni di bambini ed adolescenti fuori dalla scuola nel 1999 è rapidamente diminuita fino al 2008, quando ha raggiunto i 127 milioni, i progressi hanno registrato una battuta di arresto. Nel 2012 ancora 121 milioni di bambini non erano inclusi nel sistema scolastico.
Questi sono solo alcuni dei dati allarmanti estratti dal Global Monitoring Report (GMR) dell’Unesco pubblicato lo scorso 9 aprile. Il GMR mette inoltre in evidenza che rimangono grosse diseguaglianze (per reddito, genere, appartenenza a categorie vulnerabili) che agiscono da barriera verso i progressi nell’educazione. Ad esempio, per i bambini e gli adolescenti più poveri, le probabilità di non andare a scuola sono 4 volte superiori rispetto ai più ricchi; 5 volte maggiore è per loro la probabilità di non completare il ciclo di istruzione primaria. La percentuale dei bambini che, invece, non va a scuola nei paesi in conflitto è del 36% ed è andata aumentando dal 2000.
Inoltre i progressi hanno riguardato in misura minore le bambine e le ragazze: un terzo dei paesi, infatti, non ha raggiunto la parità di genere nell’istruzione primaria e l’altra metà nell’istruzione secondaria. Le donne, come evidenziato da Anna Rita De Bellis, coordinatrice della Campagna in Italia, rappresentano la maggioranza degli adulti cui viene negato il diritto all’alfabetizzazione, considerando che appartengono al genere femminile i due terzi dei 781 milioni di adulti analfabeti. Fra gli studenti svantaggiati rimane poi significativo il gap in termini non solo di accesso ma anche di livelli di apprendimento, e queste distanze spesso crescono all’avanzare dell’alunno nel suo percorso.
Ma non bisogna dimenticare che dal 2000 ad oggi si sono compiuti anche passi importanti: nelle scuole si contano 34 milioni di bambini in più rispetto a quanti ve ne sarebbero stati se i trend fossero rimasti quelli degli anni novanta, aumento che può dunque essere attribuito agli sforzi di Governi e ONG generati dal movimento dell’Education For All.
“Ciò ci spinge a proseguire nella nostra azione di mobilitazione dell’opinione pubblica e dei Governi chiedendo un forte sostegno politico nell’anno in cui verranno definiti i nuovi Obiettivi di Sviluppo Post-2015 – continua De Bellis – . Crediamo che il diritto ad una educazione gratuita, di qualità e inclusiva debba essere al centro dell’Agenda Post 2015 se vogliamo che un futuro sostenibile ed equo si realizzi”.
La Coalizione Italiana della Campagna Globale per l’Educazione
La GAW in Italia è promossa e coordinata dalla Coalizione Italiana della Campagna Globale per l’Educazione (CGE-IT). Costituita nel dicembre 2008 e composta da 16 tra le più importanti organizzazioni italiane che lavorano sul tema dell’educazione e dei diritti la Coalizione ha l’obiettivo di far crescere l’attenzione sul tema educazione in Italia e di aumentare la pressione sul Governo italiano per ottenere un maggior impegno per la Global Partnership for Education, una partnership multilaterale che coinvolge Governi di tutto il mondo, Organizzazioni Internazionali e società civile
I 6 Obiettivi dell’Education For All
1. Aumentare la cura e l’istruzione infantile;
2. Assicurare che tutti i bambini e la bambine in particolare abbiano accesso all’istruzione primaria obbligatoria;
3. Assicurare un accesso equo alla formazione e all’istruzione lungo tutto l’arco della vita;
4. Migliorare del 50% il tasso di alfabetizzazione degli adulti;
5. Raggiungere l’uguaglianza di genere nell’educazione primaria e secondaria;
6. Migliorare la qualità dell’istruzione.