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Corporate > Corporate best practice >Con Wami per donare acqua a chi non ce l’ha
Nel mondo circa 2,1 miliardi di persone non hanno accesso a fonti d’acqua sicure. Una vera e propria emergenza globale: basti pensare che ogni anno si contano 840 mila vittime per malattie causate dall’uso di acqua sporca o contaminata, tra cui 340 mila bambini sotto i 5 anni, per una media di oltre 1.000 vittime al giorno.
Da oltre 70 anni, Oxfam implementa progetti per portare acqua e servizi igienico-sanitari in 52 tra i paesi più poveri del mondo, integrandoli con l’innovazione locale e la sostenibilità.
Insieme a WAMI stiamo garantendo acqua potabile anche a chi non ha accesso a questa risorsa fondamentale in Sri Lanka, per migliorare le condizioni di vita e la resilienza della popolazione rurale nelle province più vulnerabili.
Ogni bottiglia di acqua WAMI equivale a 100 litri donati a una famiglia in Sri Lanka e tramite un codice univoco presente su ogni bottiglia si possono guardare sul sito di WAMI le foto e gli aggiornamenti relativi alle famiglie beneficiarie.
A oggi grazie all’acqua donata attraverso WAMI sono stati già completati due progetti in Sri Lanka:
Wami nasce nel 2016 dall’idea di Giacomo Stefanini di creare un nuovo brand di acqua con una specifica missione: donare acqua a chi ne ha bisogno. La missione viene realizzata con una formula semplice e chiara: prima vengono costruiti i progetti idrici e poi le risorse investite vengono recuperate tramite la vendita delle bottiglie. In questo modo per ogni bottiglia venduta, Wami garantisce una quantità di acqua donata. Il brand promuove anche la sostenibilità ambientale della propria produzione. Infatti, ogni bottiglia Wami è composta da plastica al 50% riciclata ed è 100% riciclabile.