25/11 - Giornata contro la violenza sulle donne
Corporate > Corporate best practice >PROGETTO VINCITORE PRIMA EDIZIONE PREMIO OXFAM – SEZIONE “COSTRUIRE ALTERNATIVE ALLA DISUGUAGLIANZA”
Nel settembre 2018, Princes Industrie Alimentari (PIA), società che gestisce a Foggia il più grande stabilimento in Europa per la lavorazione del pomodoro, ha avviato il progetto “Lavoro senza Frontiere” in collaborazione con le Caritas di Foggia e di Lucera, volto a promuovere condizioni di lavoro etico nella filiera del pomodoro e che ha portato all’assunzione, dopo adeguata formazione, di quattro migranti provenienti dalla Nigeria nello stabilimento di Foggia, per condurre diverse attività dell’azienda e ricoprire ruoli in base alle loro attitudini e competenze. L’iniziativa rappresenta un gesto simbolico, parte del più ampio impegno dell’azienda nel promuovere legalità ed eticità in tutta la filiera del pomodoro pugliese e ha come obiettivo quello di proporre un’alternativa valida al fenomeno del caporalato e allo sfruttamento della manodopera. ‘‘Lavoro senza frontiere” è il contributo concreto di PIA al miglioramento delle condizioni lavorative di coloro che, in mancanza di alternative, possono finire nella rete di chi sfrutta la manodopera a basso costo, compreso il fenomeno del caporalato. Per i migranti, giovani tra i 20 e i 30 anni giunti in Italia dopo la terribile esperienza dei campi di prigionia e dell’attraversata del Mediterraneo in condizioni proibitive, è stato progettato un percorso di formazione volto all’inserimento in diversi settori del conservificio. La Caritas di Foggia ha messo a disposizione una mediatrice culturale per accompagnare i giovani in questo nuovo percorso lavorativo e ha fornito e fornisce, tutt’ora, il sostegno logistico per il trasporto dei lavoratori dalla struttura di accoglienza in cui sono ospitati allo stabilimento e ritorno, di modo da garantire gli adeguati standard di sicurezza. I quattro ragazzi sono stati assunti con un contratto stagionale e l’azienda si è impegnata a individuare per ogni lavoratore le postazioni più opportune e a condividere un programma di integrazione, inclusivo di tutor specifici e tappe di verifica. Grazie alla loro conoscenza dell’inglese e a una comprensione certificata dell’italiano di base, i quattro ragazzi hanno così contribuito validamente alle attività dell’azienda. Inoltre, PIA ha provveduto alle visite mediche di prassi e allo svolgimento della formazione in tema di sicurezza sul lavoro. I primi quattro migranti inseriti in Princes Industrie Alimentari all’avvio del progetto fanno tuttora parte dell’azienda. Attualmente, PIA impiega sette persone nel contesto del progetto: una nella mensa aziendale, una nel reparto agronomico, due nel reparto etichettature, una nel reparto pelatura, due nell’area esterna. Dall’inizio del progetto, PIA ha assunto un totale di nove lavoratori, di cui sei provenienti dalla Nigeria, uno dal Senegal, uno dal Burkina Faso e uno dal Gambia.