6 Ottobre 2022

CLIMA: L’AFRICA CHIEDE GIUSTIZIA

 

Carovana per il clima in Africa in vista della Cop27 in Egitto

Oltre 100 organizzazioni della società civile di 28 paesi africani si sono mobilitate con una “Carovana per il clima”, in viaggio verso l’Egitto per far sentire la voce di un intero continente alla Cop27 di novembre

A poche settimane dall’inizio della COP 27 di Sharm-el-Sheikh, più di 100 organizzazioni della società civile africana provenienti da 28 diversi paesi del continente, sono attualmente in viaggio verso l’Egitto.  Con l’obiettivo di presentare una richiesta non più rinviabile di giustizia climatica.

Un appello rivolto in primo luogo ai propri Capi di Stato e di Governo, perché mettano al primo posto gli interessi dei cittadini. Sostenendo la transizione agro-ecologica e i diritti delle comunità agricole.

Assieme la richiesta ai paesi che inquinano di più, perché si assumano le proprie responsabilità. Finanziando in primis tutte le misure di adattamento necessarie nel continente. Nel contesto attuale è  infatti cruciale che in particolare i paesi più ricchi rispettino gli impegni per il contrasto alla crisi climatica assunti con l’Accordo di Parigi, tra cui lo stanziamento di 100 miliardi di dollari all’anno per aiutare i Paesi in via di sviluppo fino al 2025 (obiettivo mancato di 16,7 miliardi di dollari nel 2020).

Siccità sempre più gravi e precipitazioni imprevedibili hanno causato una crisi alimentare senza precedenti in Corno d’Africa e Africa occidentale, dove 66 milioni di persone soffrono la fame.

“Fino ad oggi summit e incontri internazionali sul clima, come la COP, hanno di fatto escluso dalla discussione i paesi maggiormente colpiti dall’emergenza. Ora vogliamo far sentire la nostra voce attraverso testimonianze, idee e proposte. – ha detto Sena Alouka, direttore di Young Volunteers for the Envitonment, Togo e coordinatore della CarovanaÈ ora che i governi ci ascoltino e agiscano.”

“La carovana è un’opportunità per mobilitare le popolazioni locali, renderle consapevoli del fatto che i cambiamenti nei loro territori locali sono dovuti a cause globali. Sappiamo bene che tutta l’Africa – le sue comunità, i suoi paesi, i suoi ecosistemi – sta pagando il prezzo più alto dell’inerzia globale sebbene abbia contribuito per un’infinitesima parte al caos climatico“, ha  aggiunto Azara Remalia Sanogo, consulente per la giustizia alimentare e climatica di Oxfam in Africa occidentale.

Verso la costruzione di un movimento per la giustizia climatica più forte

Attraverso testimonianze, azioni sul campo, dibattiti, ma anche il suo lavoro di influenza, la Carovana per il clima vuole spingere i governi nazionali durante i negoziati internazionali, nella costruzione di un movimento per la giustizia climatica più forte, dinamico e sostenibile su scala globale. Ed è proprio per questo che le due ultime due tappe della Carovana sono state a Dakar in Senegal, dove si è tenuto un vertice sui cambiamenti climatici e a Kinshasa in Repubblica Democratica del Congo, per l’incontro pre-COP27, che si chiuderà domani 7 ottobre.

I 28 Paesi africani che partecipano alla Carovana sono: Burkina Faso, Benin, Camerun, Repubblica Centrafricana, Ciad, Costa d’Avorio, Repubblica Democratica del Congo, Egitto, Etiopia, Gabon, Gambia, Ghana, Guinea, Kenya, Mali, Malawi, Mauritania, Marocco, Mozambico, Niger, Nigeria, Senegal, Sudafrica, Tanzania, Togo, Uganda, Zambia e Zimbabwe.

 

 

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