In risposta al comunicato finale uscito dalla riunione dei Ministri delle Finanze e della Salute del G20 Sara Albiani, policy advisor su salute globale di Oxfam Italia, ha dichiarato:
“È un segnale positivo che i ministri delle finanze e della salute del G20 abbiano manifestato la volontà di vaccinare almeno il 40% della popolazione in tutti i paesi entro la fine del 2021 e il 70% entro la metà del 2022. Mancano ancora tuttavia un calendario e un piano d’azione in grado di garantire un aumento della fornitura di vaccini nei paesi in via di sviluppo, rimuovendo i relativi vincoli di approvvigionamento e finanziamento. Fino ad ora, nessuna delle promesse fatte dal G20 sull’accesso ai vaccini è stata mantenuta.”
“Se si vogliono sul serio eliminare i vincoli di approvvigionamento e finanziamento, non si possono ignorare i diritti di proprietà intellettuale e la mancanza di trasferimento obbligatorio di tecnologia e know-how che costituiscono il più grande impedimento a una produzione più ampia a costi accessibili. La Germania, il Regno Unito e l’UE continuano a proteggere i profitti delle aziende farmaceutiche e si rifiutano di sostenere la rinuncia alla proprietà intellettuale sostenuta dalla maggioranza dei membri del G20, tra cui India, Stati Uniti, Indonesia, Francia e Sud Africa.”
“In vista del vertice di domani, esortiamo i leader del G20 a trovare una posizione comune per revocare i brevetti e condividere il know-how e la tecnologia sui vaccini COVID-19, nonché investire in siti di produzione di vaccini nei paesi in via di sviluppo e ridistribuire equamente le dosi dei vaccini esistenti. Se non agiranno in questa direzione, sarà solo l’ennesima occasione persa.”