Il commento di Oxfam alla conferenza dei paesi donatori sulla crisi siriana
Nella conferenza organizzata dall’Unione Europea e dalla Nazioni Unite sulla crisi siriana che si è chiusa ieri, l‘Italia si è impegnata a stanziare 45 milioni di euro per il 2021 a sostegno della risposta umanitaria ad una delle più gravi emergenze della storia recente, confermando gli aiuti del 2020.
Un dato che ci pone comunque ben distanti da paesi come la Germania che si è impegnata allo stanziamento di 1,7 miliardi di euro e dal Regno Unito che comunque ha ridotto gli aiuti a 240 milioni di euro, rispetto ai 280 del 2020. Davvero significativo l’impegno della Svezia che ha aumentato del 30% gli aiuti al popolo siriano, arrivando a destinare 82,6 milioni di euro per quest’anno.
Nello specifico, i fondi italiani confluiranno in iniziative sia di assistenza umanitaria che di stabilizzazione del paese, entrato in questo mese nell’undicesimo anno di conflitto.
Il Ministro degli esteri Luigi Di Maio ha inoltre confermato il supporto all’inviato delle Nazioni Unite e spiegato che – come previsto dalla Risoluzione 2254 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite – spetta al popolo siriano determinare il futuro del proprio paese e alla comunità internazionale facilitare tale processo.
Ha inoltre ricordato il peso sopportato dai paesi limitrofi come il Libano che stanno ospitando un numero altissimo di siriani fuggiti dal conflitto, oltre 1 milione su quasi 7 milioni di abitanti: come se l’Italia ne ospitasse 8,5 milioni.
Significativa anche la richiesta italiana di far chiarezza sui crimini commessi nei confronti del popolo siriano e sulle violazioni del diritto internazionale umanitario, perpetrate nel corso di un conflitto, che ha già causato ha causato circa 200.000 vittime solo tra i civili.