Oxfam critica le deludenti conclusioni della Conferenza internazionale di Ginevra sull’emergenza dei rifugiati siriani. Alla vigilia della Conferenza Oxfam, assieme a Save The Children e al Norwegian Refugee Council aveva infatti chiesto ai paesi ricchi di reinsediare o fornire altre forme di accesso umanitario sicuro al 10% degli oltre 4,8 milioni di rifugiati registrati nei pesi vicino alla Siria entro la fine del 2016. Denunciando inoltre come solo l’1,39 per cento ad oggi sia stato accolto da Paesi ricchi.
Tuttavia dal summit di oggi è emerso un impegno ad accogliere solo una piccola parte dei rifugiati siriani più vulnerabili, con tempi molto più lunghi rispetto a quanto necessario.
Nonostante l’evidente necessità di uno stringente intervento umanitario e di accoglienza per alleggerire il carico dei flussi migratori sui paesi al confine con la Siria, quasi tutti i paesi partecipanti nei fatti non sono stati in grado di assumersi gli impegni necessari a fronteggiare la crisi, dimostrando così una sconvolgente incapacità di leadership politica e morale nella gestione di una delle peggiori emergenze umanitarie del secondo dopo guerra.
A peggiorare il quadro inoltre, il fatto che i pochi impegni assunti dagli stati UE, come l’Italia, arrivano dopo la chiusura dell’accordo tra Ue e Turchia, dove il reinsediamento è in discussione come parte di un accordo di gestione dei flussi migratori, con l’obiettivo di scoraggiare centinaia di migliaia di persone in fuga dalla guerra dal cercare un rifugio sicuro in Europa.
“I paesi ricchi sembrano più preoccupati di tenere i siriani fuori dai propri confini, o di utilizzarli come merce di scambio per accordi politici, piuttosto che offrire un riparo sicuro ai rifugiati più vulnerabili. Anche l’Italia, con l’annuncio di voler reinsediare 1.500 persone entro il 2017, ha preso un impegno positivo, ma su numeri che sono irrisori rispetto ai reali bisogni. L’impegno del nostro paese nell’accoglienza dei migranti in arrivo sulle coste mediterranee non può essere un alibi per sfuggire alla nostra responsabilità di aiutare il popolo siriano in fuga da guerre e abusi. – afferma Elisa Bacciotti, direttrice delle campagne di Oxfam Italia – La Conferenza di Ginevra poteva essere un’opportunità per offrire un aiuto concreto alle migliaia di profughi che sono alla terribile ricerca di un posto sicuro. La montagna purtroppo però ancora una volta ha partorito il topolino”.