L’emergenza coronavirus

Il virus Covid-19 ha causato a oggi più di 238.700 positivi e oltre 34.600 decessi in Italia, e più di 15.230.000 di casi e oltre 620.000 morti nel mondo*. L’epidemia ha colpito in maniera grave tutta la società e l’economia italiana, e sta già provocando i primi effetti a livello mondiale. Per questi motivi, e per la capacità di diffusione del virus, l’Organizzazione mondiale della sanità ha classificato questa emergenza sanitaria come una pandemia, e fatto appello per misure stringenti e serie per contrastare la diffusione del virus ed evitare quante più vittime possibili.

Ora più che mai è importante rafforzare i sistemi sanitari universali e pubblici. Siamo al loro fianco insieme con i nostri partner e donatori, mettendo in campo misure di contenimento, prevenzione e assistenza, volte a tutelare i più deboli e sostenere l’immane impegno delle strutture mediche e assistenziali. Oxfam, proprio per questo, nel pieno rispetto dei Decreti Ministeriali si è subito attivata anche per preservare la salute dei propri lavoratori e delle proprie lavoratrici, e quella di tutte le persone con cui e per cui lavora, in Italia e all’estero, come ha già fatto in Cina settimane fa, nelle Province dello Yunnan, Gansu e Guizhou, distribuendo beni sanitari come guanti protettivi, termometri e disinfettanti, e organizzando campagne informative sull’igiene online.

Abbiamo lanciato un appello di raccolta fondi aperto alla solidarietà di cittadini e imprese, perché il momento di agire è ora, con generosità e altruismo, per vincere tutti insieme questa terribile battaglia.

PER IL BENE DI TUTTI, AIUTACI A SOSTENERE CHI NE HA PIÙ BISOGNO

Cosa facciamo per sostenere e proteggere i beneficiari?

Oxfam interviene nelle più gravi crisi umanitarie del mondo, ed è leader nel portare acqua pulita e servizi igienico-sanitari, necessari a salvare vite da malattie infettive come colera o tifo e prevenire la loro diffusione. In Italia, offre attività e servizi a sostegno delle parti più fragili della società, e collabora con docenti e studenti per promuovere un’istruzione inclusiva e di qualità, sostenendo le comunità più vulnerabili che rischiano di essere invisibili.

Come proteggiamo i beneficiari in Italia?

In Italia proseguono e si rafforzano servizi e attività per non lasciare indietro nessuno.

Nel rispetto delle regole dettate dal Governo, Oxfam offre il proprio contributo sostenendo le strutture sanitarie toscane con cui è in contatto e collabora attivamente, per rafforzare a loro capacità di risposta nell’emergenza con l’acquisto di attrezzature mediche e materiali utili; continuando a gestire attività e servizi dedicati alle parti più fragili della società; informando e sensibilizzando le varie comunità straniere con le quali è abitualmente in contatto; sostenendo gli insegnanti con materiali e strumenti utili ad alimentare la continuità del rapporto con gli studenti.

Oxfam, ora più che mai, vuole garantire l’accesso ai servizi anche a chi rischia di esserne escluso perché già ai margini e in situazioni di fragilità. Per il bene di tutti.

In particolare:

  • AIUTIAMO GLI OSPEDALI. Supporteremo il potenziamento delle attività di risposta all’emergenza degli ospedali toscani, in particolar modo delle strutture con cui siamo in contatto, come l’ospedale di Careggi di Firenze. Contribuiremo a soddisfare i bisogni prioritari degli ospedali toscani in termini di attrezzature e materiali, seguendo le indicazioni della Protezione Civile per garantire la massima efficacia e trasparenza. Potenzieremo inoltre il nostro servizio di mediazione linguistica con la Asl sud-est della Toscana per gestire l’accesso corretto alle cure per gli stranieri in difficoltà con le nuove procedure.
  • AIUTIAMO LE SCUOLE. Garantiremo continuità ai progetti già in corso di realizzazione con le scuole, alla formazione degli insegnanti, alle attività di didattica inclusiva diretti a contrastare la dispersione scolastica. Sosterremo i docenti con strumenti e materiali aggiornati e adeguati al momento, affinché tutti gli studenti, anche i più fragili non siano lasciati indietro. Visita la piattaforma di Educazione alla Cittadinanza Globale di Oxfam Italia Oxfam Edu.
  • AIUTIAMO LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ. I Community Center in Toscana proseguiranno le proprie attività a distanza, fornendo informazioni e aggiornamenti riguardo le disposizioni ufficiali di contrasto al corona virus in continua evoluzione, e rispondendo così ai bisogni più diversi, tanto degli italiani che sempre più frequentemente si rivolgono a questi servizi, quanto delle comunità straniere presenti sul territorio. Scopri i servizi Nessuno Escluso attivi a Prato, Empoli, Campi Bisenzio, Firenze e del Community Center di Arezzo
  • AIUTIAMO I RICHIEDENTI ASILO. Rafforzeremo, infine, nell’interesse di tutti, il nostro lavoro nei centri di accoglienza con adulti e minori stranieri non accompagnati, con attività volte a informare correttamente su comportamenti da tenere al fine di evitare la diffusione del contagio. All’interno di ciascuna struttura, rendiamo disponibile un decalogo di norme di prevenzione nelle lingue dei relativi beneficiari.

Come proteggiamo i beneficiari nel mondo?

livello globale, Oxfam ha una vasta esperienza sul tema della salute pubblica dovuta lezioni apprese in epidemie passate o presenti, quali Zika o Ebola.

Il principale magazzino a Bicester contiene tonnellate di strumenti ed equipaggiamento – bucket, bustine potabilizzanti, presidi medici, cisterne, ma anche dispositivi di protezione personale – pronti a raggiungere ogni parte del mondo in 24 ore.

Stiamo lavorando in 50 paesi insieme ai Ministeri della Salute, alle agenzie delle Nazioni Unite e alle comunità, insieme ai partner locali. Di prassi, Oxfam interviene a sostegno dei sistemi e delle strutture pubbliche (scuole, ospedali) e non si sostituisce a esse, bensì lavora di concerto con le strutture pubbliche perché rafforzino i servizi, a tutela in primis dei più poveri e vulnerabili con un’attenzione alle donne.  Fornisce il proprio expertise (ingegneri, idraulici, insegnanti e professionisti) per accompagnare lo sviluppo di politiche e pratiche inclusive per garantire a tutti i servizi pubblici essenziali e il rispetto dei diritti di base, primo fra tutti il diritto alla salute.

Esprimiamo preoccupazione legata alla possibile diffusione del CV-19 nei paesi più poveri, con carenti sistemi sanitari e dove le popolazioni stanno già affrontando molteplici minacce alla propria salute e vita, come quelle legate alla malnutrizione e all’HIV.

Se il virus dovesse colpire i campi profughi e i luoghi dove le persone hanno già enormi difficoltà ad accedere a strutture sanitarie adeguate, l’effetto sarebbe devastante.

Le donne rischiano di essere particolarmente colpite: il 70% del personale sanitario a livello globale è composto da donne, che rischiano più di tutti di contrarre infezioni. Inoltre, devono anche sostenere il carico del lavoro di cura non retribuito, che potrebbe incrementare notevolmente, sia nel caso di cura di parenti malati, sia nel caso di cura dei bambini a causa della chiusura delle scuole. Siamo molto preoccupati anche dalla concreta possibilità che le conseguenze economiche del CV-19 colpiranno più duramente, a causa della radicata disuguaglianza, le fasce più povere della popolazione, i paesi più indebitati e i soggetti più vulnerabili. È cruciale che la comunità internazionale dia immediatamente il proprio supporto ai paesi più poveri per poter fronteggiare al meglio la diffusione del nuovo Coronavirus.

Ci stiamo già focalizzando a livello operativo sul lavoro di community engagement, ad esempio aiutando le persone a ridurre il rischio di infezione garantendo le corrette informazioni in lingua locale. Molte squadre stanno incrementando le distribuzioni di sapone, detergenti, disinfettanti e acqua pulita, specialmente per coloro che vivono in ambienti ad alto rischio, come campi per sfollati e rifugiati e aree densamente popolate.

Siamo consapevoli che l’emergenza sanitaria è ormai pressoché globale e amplifica le disuguaglianze estreme che attraversano il pianeta: il divario tra i più ricchi e i più poveri, tra paesi ricchi e paesi poveri, tra donne e uomini.

Per questo chiediamo ai leader del G20 l’accesso gratuito alle cure sanitarie. Per tutti.

Misure interne alla Confederazione Oxfam

Oxfam ha sviluppato un protocollo specifico per l’emergenza legata al COVID-19 rivolto al proprio staff sanitario e ha condiviso con tutti gli operatori procedure da applicare nella gestione dell’igiene e delle infezioni. Inoltre, stiamo seguendo le indicazioni delle autorità in ogni paese in cui ci troviamo.

In Italia Oxfam ha istituito una Task Force interna, coordinata dalla Responsabile della Sicurezza insieme al responsabile Ufficio Umanitario, per implementare misure di contenimento del rischio di diffusione del virus Covid-19.

Abbiamo rafforzato pratiche di igiene personalemigliorato la qualità e l’efficacia delle pulizie degli ambienti comuni e incoraggiato la modalità di lavoro agile.

Abbiamo dovuto riprogrammare molte attività, incluse quelle di supporto, formazione e d’impiego del personale per evitare sia il rischio di trasmissione, sia che il nostro staff rimanesse bloccato al ritorno dagli incarichi. Abbiamo avuto qualche ritardo e aumento dei costi degli equipaggiamenti essenziali per salvare vite, specialmente da quando si sono fermati gli export dall’Asia. Temiamo che i nostri interventi vengano sempre più colpiti.

Approfondimento media

Comunicato stampa del 09/04/2020

Comunicato stampa del 06/04/2020

Comunicato stampa del 30/03/2020

Comunicato stampa del 26/03/2020

Comunicato stampa del 24/03/2020

Comunicato stampa del 17/03/2020

Comunicato stampa del 13/03/2020


NOTE

Dati Italia: Protezione Civile (http://www.protezionecivile.gov.it/) – Aggiornamento al 22 luglio

Dati globali: Johns Hopkins COVID-19 Data Center (https://coronavirus.jhu.edu/) – Aggiornamento al 23 luglio

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