Eilaf vive con suo marito e i 3 figli a Beit Lahia, nella Striscia di Gaza e ha raccontato:
“Qui la vita è a rischio ogni giorno.”
Siamo sempre allerta e non possiamo fare progetti per un futuro, ma la cosa peggiore è la mancanza di acqua buona per i nostri figli.
Raramente abbiamo accesso all’acqua pubblica e, anche quando l’abbiamo, preferiamo non darla da bere ai bambini perché è salina e contaminata. Mio marito Ahmed esce con il suo asino più volte la settimana per andare a comprare l’acqua pulita, però spesso l’acqua non c’è per mancanza di elettricità.
Così la prendiamo dal pozzo, ma contiene germi, è sporca o non siamo sicuri sia potabile. I bambini si ammalano, hanno mal di pancia, vomitano e ogni volta pensiamo che sia dovuto alla pandemia. Ma i dottori dicono che la colpa è dell’acqua.
Per questo portiamo acqua e servizi igienici nei Territori Palestinesi Occupati. Portare acqua pulita e sicura fa la differenza tra la vita e la morte.
I nostri kit igienico sanitari contengono tutto il necessario per l’igiene personale, quali sapone, disinfettanti, bustine potabilizzanti e contenitori. Non solo: in situazioni di crisi protratta, nei campi profughi o negli insediamenti informali, installiamo fontane e lavandini, con particolare attenzione ai bisogni di donne e bambini. Ogni aiuto è indispensabile.