L’esplosione del 4 agosto mette a dura prova un paese già piegato da emergenza economica e pandemia
La terribile esplosione che ha colpito Beirut ha lasciato senza casa, mezzi di sussistenza e acqua pulita decine di migliaia di famiglie.
Oxfam è intervenuta dalle prime ore per soccorrere la popolazione e ci prepariamo nei prossimi giorni a fornire materiali utili a ripararsi (teli di plastica, legname), mezzi per liberare le strade dalle macerie, supporto finanziario a comunità e famiglie.
Beirut e il Libano sono di fronte a una sfida enorme per i mesi a venire
Il Libano, schiacciato da una profonda crisi economica e dalla pandemia, era già sull’orlo del baratro prima di questa ennesima catastrofe, al punto che oggi Beirut e l’intero paese potrebbero non disporre della forza per rialzarsi da soli.
La gravità dell’esplosione implica che centinaia di migliaia di persone avranno bisogno di aiuto immediato, cibo, acqua, riparo, carburante e sostegno per ricostruirsi tanto il presente quanto un futuro.
Il paese era già in emergenza economica e sociale prima di questo disastro, con la moneta che ha perso circa l’80% del suo valore, l’aumento drammatico dei casi di coronavirus, gli ospedali già sotto pressione. Chi ha perso la casa non avrà soldi per ricostruire, beni essenziali, come grano o medicine, saranno presto insufficienti, visto che il porto di Beirut, principale punto di stoccaggio e approvvigionamento, è stato raso al suolo, e con esso ben 3 ospedali fortemente danneggiati.”
Ricordiamo che il Libano, che pure è esteso solo quanto l’Abruzzo, ospita il maggior numero di rifugiati pro capite al mondo: 1 persona su 3. Si tratta di circa 1,5 milioni di persone in fuga dal conflitto siriano. L’Europa – l’Italia per prima – dovrebbe favorire corridoi umanitari stabili e regolari.”
La devastazione subita è inimmaginabile, la strada per la ripresa lunga e difficile. Sarà prezioso l’aiuto di ciascuno per portare le famiglie di Beirut fuori dalle macerie, offrendo una chance di futuro e ricostruzione.