Corporate news e approfondimenti > Insieme per un’economia umana, per un cibo più giusto e sostenibile
Oxfam e Bolton Food – Business Unit di Bolton Group, multinazionale italiana tra i leader mondiali nel mercato del tonno in scatola con i brand Rio Mare, Saupiquet, Isabel, Cuca – hanno annunciato il lancio di una nuova partnership che ha l’obiettivo di tracciare nuovi standard di sostenibilità sociale d’impresa nel settore della pesca.
Bolton è la prima azienda italiana al mondo a stringere una partnership con Oxfam con un approccio multi-paese su questi temi, al fine di promuovere una nuova visione di “cibo più giusto e sostenibile”, non solo per l’ambiente e per chi lo consuma, ma anche per le persone che lo producono. L’obiettivo è quello di costruire una “filiera sempre più equa”, dove inclusione, eliminazione delle disuguaglianze, parità di genere e rispetto di diritti e di condizioni di lavoro sicure e dignitose siano garantite a tutti i suoi componenti.
La filiera della pesca è, infatti, una delle più lunghe e complesse del settore alimentare, poiché coinvolge una grande molteplicità e diversità di attori, la maggior parte dei quali opera in Paesi in via di sviluppo (dove si svolgono le attività di pesca), che agiscono ciascuno secondo propri modelli normativi e culturali, che a volte non contemplano adeguati livelli di rispetto dei diritti umani, come per esempio in tema di diritti e opportunità per le donne o di una rappresentanza organizzata dei lavoratori. Inoltre, l’isolamento sui pescherecci in mare per lunghi periodi di tempo e l’utilizzo di navi che operano sotto diverse bandiere possono contribuire a innalzare il livello di rischio di violazioni dei diritti.
La partnership prevede una roadmap quadriennale fino al 2024, con un robusto processo di analisi della filiera del tonno a livello globale da parte di Oxfam per tutelare e valorizzare ulteriormente le persone e le comunità coinvolte. Un lavoro che è in piena sintonia con gli standard internazionali in materia contenuti nei Principi Guida delle Nazioni Unite su Business e Human Rights (UNGPs) e sulla Due Diligence Guidance for Responsable Business dell’OCSE.
L’impegno si articola in 4 fasi:
1. Verifica, aggiornamento e ampliamento delle già esistenti policy aziendali in materia di diritti dei lavoratori.
2. Realizzazione di un processo di due diligence nei tre paesi chiave della filiera del tonno – Ecuador, Marocco e Indonesia – attraverso lo “Human Rights Impact Assessment”, metodologia proprietaria di Oxfam, che prevede uno studio completo condotto da ricercatori indipendenti che valutano a 360° i meccanismi di filiera, analizzando il ruolo di tutti gli stakeholder e attori nella catena di fornitura – inclusa la comunità locale di riferimento, i sindacati e le organizzazioni della società civile.
3. Definizione di un sistema di monitoraggio costante per verificare che il tema del rispetto dei diritti venga affrontato in modo efficace.
4. Comunicazione degli impegni e attività intraprese per gestire e risolvere le non conformità individuate con l’obiettivo di influenzare positivamente, con le proprie politiche e pratiche, l’intero comparto industriale della pesca.
“L’impegno che Bolton si assume intraprendendo questo percorso con Oxfam è sicuramente pionieristico e potrà rappresentare un benchmark a cui tutte le altre aziende del comparto industriale potranno tendere, determinando un cambiamento nelle politiche e pratiche aziendali a beneficio della più ampia comunità di lavoratori della filiera e di tutti gli stakeholder dell’impresa”.
Roberto Barbieri, Direttore Generale Oxfam Italia