La decisione arrivata dal G7 dei Ministri delle Finanze sull’aliquota fissata al 15% per la tassazione delle multinazionali, pur andando nella direzione giusta, appare ancora del tutto inadeguata. Il commento di Oxfam.
‘’È il momento che le economie più importanti del pianeta costringano le multinazionali, compresi i colossi tecnologici e del settore farmaceutico, a pagare la loro giusta quota di tasse. – ha detto Gabriela Bucher, direttrice di Oxfam International, commentando l’annuncio arrivato dal G7 Finanze di sabato scorso – E in questa direzione fissare un’aliquota minima globale sulla tassazione societaria al 15%, è davvero troppo poco. Così non si arresta la corsa al ribasso in materia fiscale tra i diversi paesi, nè si riduce il ricorso ai paradisi fiscali”.
Un’aliquota – denuncia Oxfam – che si avvicina molto ai regimi agevolati applicati da paradisi fiscali come Iralanda, Svizzera e Singapore.
“Si tratta di un accordo assolumente ingiusto che andrà a vantaggio dei paesi ricchi, aumentando le disuguaglianze. – aggiunge Bucher – Miliardi di dollari di entrate che ogni anno si perdono nei paradisi fiscali, così resteranno nei paesi ricchi dove hanno sede la maggior parte delle grandi multinazionali come Amazon e Pfizer, indipendentemente dal fatto che le loro vendite e profitti siano effettivamente realizzati nei paesi in via di sviluppo. Il G7 non può pretendere che la maggior parte dei paesi del mondo si accontenti delle briciole”.