A Gaza non ci sono più “zone sicure”: gli attacchi israeliani uccidono decine di civili in aree dichiarate tali.
A Gaza uccidono le bombe. E anche la fame e la sete.
Oltre 1 milione di persone, tra cui migliaia di bambini, stanno letteralmente morendo di fame, costretti a mangiare piante selvatiche.
Centinaia di migliaia di famiglie sono costrette a vivere in condizioni disumane, a bere acqua sporca e contaminata, con la costante paura di morire da un momento all’altro sotto i bombardamenti.
La situazione sanitaria è al collasso, con ospedali e strutture mediche che faticano a fornire cure essenziali, con strutture apparecchi, medicinali e personale assolutamente insufficienti per un numero di pazienti altissimo.
Oltre il 70% delle infrastrutture idriche e igienico-sanitarie sono state distrutte o danneggiate a causa dei bombardamenti israeliani e hanno lasciato la popolazione senza accesso a fonti di acqua pulita.
In questo momento, mentre le temperature aumentano, le strade sono invase di rifiuti e liquami, con migliaia i casi di epatite A, malattie gastrointestinali e respiratorie registrati nelle ultime settimane.
Dobbiamo rispondere con urgenza per salvare bambini, donne, uomini che stanno vivendo in condizioni terribili.
98%
A Gaza il 98% dell’acqua non è potabile, le infrastrutture idriche sono gravemente danneggiate e non vi è carburante per alimentare le stazioni di pompaggio.
OLTRE 40.200 MORTI E OLTRE 92.000 FERITI
I bombardamenti israeliani hanno causato oltre 40.000 morti (oltre 13.000 sono bambini) e oltre 92.000 feriti (fonte Ministero della Sanità palestinese), che si vanno a sommare alle oltre 1.500 vittime israeliane.
1,9 MILIONI
L’Onu: quasi 1,9 milioni dei 2,4 milioni di abitanti di Gaza sono sfollati, di cui quasi un milione sono bambini (1 milione solo nella prima settimana dall’inizio dei bombardamenti).
TU, in questo momento di grave emergenza, puoi fare la differenza tra la vita e la morte per le migliaia di persone intrappolate dietro un blocco senza un posto dove fuggire per mettersi in salvo. Questi civili innocenti stanno pagando il prezzo dei fallimenti dei leader globali.
È urgente portare tutti i beni di prima necessità: acqua, cibo, kit igienici e riparo come prima cosa.
A Gaza il 98% dell’acqua non è potabile e 2 milioni di sfollati sono allo stremo, costretti a berne di contaminata o salata.
Oltre il 70% delle infrastrutture idriche e igienico-sanitarie sono state distrutte o danneggiate a causa dei bombardamenti israeliani e hanno lasciato la popolazione senza accesso a fonti di acqua pulita.
Ospedali e strutture mediche faticano a fornire cure essenziali in un contesto in cui l’accesso all’acqua pulita manca.
Il caldo e l’accumulo di rifiuti e liquami stanno creando il mix perfetto, perché si generi una vera e propria catastrofe sanitaria.
Da sei mesi, Duaa e la sua famiglia sono sfollati. Come centinaia di migliaia di persone vivono in una tenda di fortuna nel campo di Al-Mawasi. Sua figlia ha contratto l’epatite a causa delle scarse condizioni igieniche: per l’uso di acqua contaminata e di servizi igienici sovraffollati.
I suoi occhi sono pieni di dolore.
‘’Se non siamo morti a causa delle bombe e della paura, moriamo per le malattie portate dai rifiuti, dalle fogne e dalle zanzare.“
Lavoriamo nelle comunità più vulnerabili di Gaza, Gerusalemme Est e Cisgiordania con più di 60 organizzazioni partner palestinesi e israeliane.
Lavoriamo sulla negoziazione di una pace duratura, sulla fornitura di aiuti umanitari, sul miglioramento delle infrastrutture e sul sostegno alla popolazione locale, gravemente limitato dal blocco imposto negli ultimi 17 anni.
***Chiediamo un cessate il fuoco immediato e la fine di ogni violenza.***
Dal 7 ottobre 2023 a fine giugno 2024, in collaborazione con 14 organizzazioni partner a Gaza, Oxfam ha sostenuto 490.118 persone con aiuto salvavita: acqua e servizi igienico sanitari, cibo e sostegno al reddito, fornitura di beni non alimentari e attività di protezione.
Più specificamente, a giugno 2024, a Gaza abbiamo raggiunto 205.000 persone con aiuti alimentari e 10.821 in Cisgiordania: pacchi di cibo pronto/pasti caldi, pacchi di cibo fresco, assistenza in contanti e voucher, supporto alla produzione alimentare.
Il Fondo Emergenze consente di avere le risorse necessarie quando Oxfam deve intervenire nelle situazioni di emergenze improvvise o protratte come terremoti, epidemie, siccità, alluvioni, conflitti.
I fondi raccolti ci permettono di agire in maniera tempestiva per assicurare i primi soccorsi e portare tutti i beni di prima necessità: acqua, kit igienici e riparo come prima cosa.
Sia le persone fisiche che le aziende possono godere di agevolazioni fiscali per le donazioni effettuate in favore di Oxfam. Conserva la ricevuta del bollettino postale, la contabile bancaria per i versamenti effettuati con bonifico, copia dell’assegno o l’estratto conto per i versamenti effettuati con carta di credito. Ogni anno, a marzo, ti invieremo un riepilogo delle tue donazioni relative all’anno precedente. Per maggiori informazioni contattaci al numero verde 800.99.13.99 oppure scrivici a [email protected]
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