Nel corso del loro Venti tour, che celebra il ventennale del disco di esordio Riportando tutto a casa, i Modena City Ramblers si uniscono a Oxfam Italia per denunciare le condizioni disumane in cui si trova la popolazione della Striscia di Gaza a un mese dall’inizio dell’operazione militare Barriera difensiva.
“Quello che sta succedendo nella Striscia di Gaza ci sta molto a cuore. Siamo stati tre volte in Palestina, abbiamo varcato checkpoint, suonato per le scuole e raccolto fondi per costruire 20 cisterne d’acqua per le scuole palestinesi e due aule musicali piene di strumenti. Oggi non vogliamo solo urlare dal palco, ma vogliamo fare qualcosa di concreto – dichiarano i Modena City Ramblers – Per questo motivo abbiamo deciso di stare al fianco di Oxfam, con noi in tante “pacifiche battaglie” e che sta lavorando in queste ore in condizioni difficilissime per portare acqua a migliaia di sfollati”.
Nelle prossime tappe del tour i Modena City Ramblers lanceranno dal palco un appello di raccolta fondi per fornire acqua alla popolazione palestinese e inviteranno la “grande famiglia” dei loro fan ad aiutare concretamente il popolo palestinese.

“Chiediamo che l’Italia e tutta la comunità internazionale si impegnino affinché vi sia un cessate il fuoco permanente e per rilanciare un processo di pace. Tuttavia, una pace sarà possibile solo con la fine del blocco in corso a Gaza, ed è su questo che chiediamo il massimo sforzo alla comunità internazionale” ha detto Riccardo Sansone, responsabile emergenze umanitarie di Oxfam Italia “Negli ultimi sette anni la gente di Gaza ha vissuto sotto un blocco israeliano che ha impedito e impedisce la libera circolazione delle merci e delle persone dentro e fuori da Gaza, devastando l’economia e limitando gravemente il sostentamento della gente”.
Oxfam al lavoro per fronteggiare l’emergenza idrica e sanitaria a Gaza, le foto