5 Dicembre 2024

I RISULTATI DELLA CAMPAGNA LA GRANDE RICCHEZZA

 

Si è conclusa ufficialmente a ottobre la raccolta firme a supporto dell’Iniziativa dei Cittadini Europei per l’introduzione di un’imposta europea sui grandi patrimoni. Con 33.665 firme italiane la campagna #LaGrandeRicchezza di Oxfam Italia ha contribuito alle oltre 357 mila adesioni registrate complessivamente in Europa.

L’IMPATTO SULL’AGENDA POLITICA INTERNAZIONALE

Nonostante la campagna non abbia raggiunto il traguardo del milione di firme necessarie perché la Commissione UE esaminasse la proposta, ha avuto il merito riportare al centro del dibattito pubblico ed istituzionale la necessità di incrementare il prelievo fiscale a carico dei più ricchi. In particolare:

  • Al summit di novembre di Rio de Janeiro, i leader del G20 hanno avallato, con grande merito della Presidenza di turno brasiliana, la Dichiarazione ministeriale del G20 (promulgata a luglio), impegnandosi a rafforzare gli sforzi di cooperazione internazionale per assicurare che gli ultra-ricchi versino la loro giusta quote di imposte.
  • Il Sud Africa, cui nel 2025 passerà la presidenza del G20, è intenzionato a includere l’agenda internazionale #TaxTheRich tra le proprie priorità. Auspichiamo quindi di vedere progressi concreti in linea con il nostro recente appello al G20, in cui riaffermiamo la necessità di un rafforzamento della cooperazione internazionale in materia fiscale per rendere più difficile l’occultamento offshore dei capitali, prevedendo l’istituzione di registri nazionali dei titolari effettivi di società, fondazioni e trust e lo scambio automatico di informazioni ivi contenute tra le amministrazioni fiscali. Chiediamo inoltre di potenziare lo scambio automatico di informazioni sui conti bancari dei non residenti e una sua estensione alle proprietà immobiliari e ai crypto-asset. Vanno inoltre eliminati i regimi fiscali dannosi che esasperano la corsa al ribasso tra i Paesi in materia di tassazione personale e va con urgenza definito un nuovo standard globale, sulla falsa riga della global minimum tax per le grandi multinazionali, che assicuri un prelievo più marcato sui super-ricchi.
  • Nel 2025 entreranno nel vivo i negoziati per la definizione della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sulla cooperazione fiscale internazionale i cui termini di riferimento sono stati approvati ad agosto. Un processo che prevede inter alia la potenziale adozione di un protocollo sulla tassazione dei super-ricchi sotto l’egida dell’ONU.

I SOSTENITORI DELLA TASSAZIONE SUGLI ULTRARICCHI

  • I cittadini italiani
    La nostra proposta di un’imposta europea sui grandi patrimoni è condivisa da 7 cittadini italiani su 10: lo ha rilevato l’indagine demoscopica realizzata per noi a settembre dall’Istituto Demopolis e presentata in una conferenza stampa dedicata al Senato. La proposta ha trovato un consenso quasi unanime nell’elettorato dei partiti di centrosinistra, per il 73% tra chi si astiene dal voto e una maggioranza relativa tra l’elettorato di centrodestra. Il sondaggio ci motiva a proseguire con maggior determinazione il nostro lavoro di promozione dell’agenda #TaxTheRich ma rivela anche quanto il forte consenso di cui godono nella nostra società le istanze per una maggiore giustizia fiscale si scontra con un altrettanto forte senso di sfiducia dei cittadini nelle istituzioni e nella classe politica. Una sfiducia tutt’altro che immotivata, che non agevola la traduzione del consenso a proposte come l’imposta sui grandi patrimoni in preferenze di voto o forme di partecipazione e mobilitazione diretta al fianco dei suoi proponenti.
  • I Patriotic Millionaires   
    Fin dall’inizio la nostra campagna ha trovato consonanza con le istanze dei Patriotic Millionaires, ultramilionari che chiedono ai governi di aumentare il prelievo sui grandi patrimoni. Nel nostro paese Giorgiana Notarbartolo, una dei tre (ad oggi) milionari italiani pubblicamente schierati a favore di una tassazione più marcata dell’estrema ricchezza, ha dichiarato che “L’estrema polarizzazione della ricchezza va di pari passo con la polarizzazione politica che esacerba le divisioni sociali e distrugge quello che nessuna quantità di denaro può comprare: vivere liberamente e in sicurezza in un pianeta sano 
  • Le forze politiche italiane
    Molti politici di primo piano hanno ribadito con vigore il proprio supporto all’imposta europea sui grandi patrimoni. Alcune forze politiche – su tutte l’Alleanza Verdi e Sinistra e il Movimento 5 Stelle – hanno anche presentato emendamenti alla legge di bilancio, attualmente all’esame del Parlamento, a supporto dell’introduzione in Italia dell’imposta sui grandi patrimoni da noi proposta.
  • Gli economisti italiani
    Oltre 150 economisti italiani da oltre 50 atenei, hanno sottoscritto il Manifesto per l’agenda domestica #TaxTheRich coordinato da Oxfam Italia.

LA GRANDE RICCHEZZA ALL’OXFAM FESTIVAL

In conclusione, della campagna abbiamo ritenuto necessario presentare al pubblico i risultati raggiunti, gli ostacoli incontrati e le prospettive a breve e medio termine per l’agenda #TaxTheRich. Lo abbiamo fatto – in occasione della terza edizione dell’Oxfam Festival a Firenze – insieme ai nostri compagni di strada, Peter Gomez del Fatto Quotidiano e Massimo Alberti di Radio Popolare. Potete rivedere la discussione integrale qui.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI

Anche se la campagna #La GrandeRicchezza è giunta al termine, il nostro impegno per una maggiore giustizia fiscale e il contrasto alle inaccettabili disuguaglianze economiche e sociali prosegue, e con esso il lavoro di pressione politica per l’avanzamento dell’agenda Tax the Rich. La riforma della tassazione delle multinazionali sembrava una mission impossible fino a qualche anno fa, ma oggi è, in parte, realtà. L’obiettivo è che possa avere una storia analoga il dossier sulla tassazione degli ultra-ricchi. Una direzione di lavoro imprescindibile, nel solco di una maggiore giustizia fiscale, per rafforzare l’equità del nostro sistema fiscale e generare considerevoli risorse da destinare al finanziamento dei crescenti bisogni sociali, al contrasto a povertà e disuguaglianze, alla lotta contro i cambiamenti climatici.

 

 

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