13 Agosto 2014

Kellogg risponde all’appello di Oxfam

 

Kellogg risponde all’appello di Oxfam

Kellogg ha detto si!
Kellogg ha detto si!

Oxfam accoglie  favorevolmente gli impegni assunti da Kellogg per l’adozione di misure contro i cambiamenti climatici a seguito di una forte pressione dell’opinione pubblica

Dopo General Mills, Kellogg è oggi il secondo gigante dell’industria alimentare a prendersi l’impegno di tagliare le emissioni dei gas serra nelle proprie filiere produttive. La risposta arriva dopo l’incredibile pressione esercitata dagli oltre 238.000 sostenitori che hanno firmato la petizione lanciata da Oxfam nell’ambito della campagna Scopri il marchio.

“Accogliamo con grande favore la volontà di Kellogg di diventare un’azienda leader nella lotta contro i cambiamenti climatici e i danni che questi causano alle popolazioni ovunque nel mondo,” ha detto Elisa Bacciotti, Direttrice Campagne e Programmi Domestici di Oxfam Italia. “I nuovi impegni di Kellogg spingono ancor più i governi e il resto della grande industria alimentare a riconoscere che il cambiamento del clima è reale, che sta accadendo ora, e che dobbiamo affrontarlo.”

Kellogg, i cui prodotti più noti sono Corn Flakes, e Pringles, ha inoltre specificato che per la prima volta stabilirà dei target di riduzione delle emissioni di gas serra prodotte lungo la propria filiera agricola. Tali emissioni rappresentano la maggior parte degli agenti inquinanti prodotti dall’azienda. Kellogg aderirà inoltre alla Climate Declaration e si unirà al Business for Innovative Climate and Energy Policy (BICEP), una coalizione di imprese leader che si impegnano a lavorare con i decisori politici affinché vengano approvate leggi di contrasto al cambiamento climatico e in campo energetico.


“I cambiamenti climatici significano rischio fame per centinaia di milioni di persone e sono una seria minaccia alla produzione di cibo, dal caffè ai cereali, al cacao,” ha aggiunto Bacciotti.. “Kellogg si aggiunge a una lista crescente di aziende che prendono parte alle azioni contro il cambiamento del clima.”

Condividi l’articolo:
oxfam facebook oxfam Twitter oxfam Linkedin

Articoli correlati