7 Novembre 2012

“Bekim Fehmiu. L’Ulisse venuto dai Balcani”

 
Bekim Fehmiu
Bekim Fehmiu

Arriva anche a Firenze la mostra realizzata dall’Associazione Trentino con i Balcani “Bekim Fehmiu. L’Ulisse venuto dai Balcani”. Il Balkan Florence Express, la rassegna di cinema dai Balcani occidentali che si terrà a Firenze dal 26 al 29 Novembre 2012, in collaborazione con l’Associazione Trentino con i Balcani, l’Associazione culturale pAssaggi di Storia e con il patrocinio delComune di Firenze presenta anche a Firenze la mostra sull’Ulisse cinematografico più famoso in Italia, Bekim Fehmiu, nei locali della Casa della creatività / Palazzo Giovane in  in Vicolo di Santa Maria Maggiore 1/r a Firenze. La mostra sarà inaugurata il 16 novembre e resterà aperta al pubblico fino al 7 dicembre.


Bekim Fehmiu è un attore jugoslavo famoso in Europa ed in Italia per essere stato l’Ulisse dell’ “Odissea” il primo sceneggiato RAI trasmesso in tutto il mondo. Ma Fehmiu è anche un Ulisse reale, in viaggio per le isole di terra dei Balcani. Diventa famoso in Italia e oltreoceano, ma resta orgoglioso albanese in Jugoslavia e jugoslavo nel mondo. Rifiuta le sirene dei nazionalismi e per protesta si ritira dalle scene prima che la sua Itaca dei Balcani sia insanguinata dalle guerre, lasciandoci un messaggio di amore per la professione, per la vita e per la propria identità libera.

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Il 16 novembre alle ore 18.30 si terrà l’inaugurazione della mostra Bekim Fehmiu. L’Ulisse venuto dai Balcani” alla presenza di Simone Malavolti dell’associazione pAssaggi di Storia e Associazione Trentino con i Balcani, di Lorenzo Ridi di di Oxfam Italia per il Balkan Florence Express e con i rappresentanti delle comunità albanesi e serbe di Firenze.

Il 21 novembre alle ore 18.30 si terrà un incontro-dialogo “Il volto di Ulisse, la metafora del limite” con Michele Nardelli Forum Trentino per la pace e i diritti umani, e Vinicio Capossela che ha dedicato il suo penultimo album “Marinai, Profeti e Balene” proprio a Bekim Fehmiu e che si trova a Firenze per una due giorni di concerti all’Auditorium Flog (20 e 21 Novembre).

La Mostra nasce da un progetto promosso dall’Associazione Trentino con i Balcani in collaborazione con giovani volontari di Serbia, Bosnia-Erzegovina e Kossovo, con l’intento di avviare una rilettura del passato attraverso una figura unificante della storia albanese, serba, jugoslava ed europea. L’esempio di Bekim Fehmiu va contro lo stereotipo europeo dei Balcani divisi, ma anche contro le convenzioni culturali oggi dominanti negli stessi Balcani.

“Bekim Fehmiu – L’Ulisse venuto dai Balcani” è un progetto sulla Memoria e l’Elaborazione del conflitto promosso dall’Associazione Trentino con i Balcani con il supporto della Provincia Autonoma di Trento. Rientra nelle attività di cooperazione avviate da oltre quindici anni, in particolare con le comunità di Prijedor in Bosnia-Erzegovina,Kraljevo in Serbia e Peja/Peć in Kossovo. Dopo la programmazione, i volontari hanno svolto una ricerca nei rispettivi territori sulla vita dell’attore, collaborando infine alla definizione di un’unica mostra, tradotta in albanese, serbo-croato e italiano e presentata nel corso del 2012 a Peja/Peć, Prizren e Prishtina/Priština in Kossovo, a Prijedor e Sarajevo in Bosnia-Erzegovina e a Belgrado in Serbia, riscontrando grande successo.

 


Chi è Bekim Fehmiu

Bekim Fehmiu, nasce nel giugno del 1936 a Sarajevo da una famiglia kossovara albanese costretta all’esilio. Cresciuto a Scutari e poi a Prizren, studia a Pristina e Belgrado dove prenderà casa con la moglie. Nel 1956, è il primo albanese ad iscriversi all’Accademia d’Arte Drammatica di Belgrado. Dal 1962 comincia anche a lavorare nel mondo del cinema e ad ottenere importanti riconoscimenti in Jugoslavia, in Europa e negli Stati Uniti. La svolta nella sua carriera avviene nel 1967 quando interpreta lo zingaro Bora in Ho incontrato anche zingari felici. Successivamente inizia le riprese per L’Odissea (sceneggiato televisivo trasmesso dalla RAI alla fine degli anni ’60) e lavora ad Hollywood, collezionando premi e riconoscimenti. Nonostante la crescente fama in Italia e oltreoceano, resta orgoglioso albanese in Jugoslavia e jugoslavo nel mondo. Prima che la sua Itaca dei Balcani sia insanguinata dalle guerre, si ritira dalle scene in segno di protesta contro i crescenti nazionalismi.
Determinato a difendere la propria identità in un ambiente sempre più nazionalista, sceglie di rinunciare alle parole traducendole in silenzio. In occasione della pubblicazione della sua autobiografia Blistavo i strašno – Splendida e terribile nel 2001, riappare in pubblico, criticando anche la pace successiva ai conflitti, per il clima di odio e divisione che l’accompagna. Bekim Fehmiu, il 15 giugno 2010, decide di terminare il suo viaggio, da solo. Lasciandoci un messaggio di amore per la professione, per la vita e per la propria identità libera.

 


Per approfondire

Per saperne di più leggi:
“L’ultimo viaggio di Ulisse “
“Bekim Fehmiu: ricchezza perduta nel silenzio “
Per informazioni:
Associazione Trentino Balcani
tel: 0461 223224 – 3490967271
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