Dopo la pausa umanitaria, con la ripresa delle ostilità, la situazione nella Striscia di Gaza è drammaticamente peggiorata; la popolazione è allo stremo. Mancano acqua, cibo e cure mediche. Gli sfollati sono 1.9 milioni, più dell’80% della popolazione di Gaza.
In questa drammatica cornice, abbiamo portato i primi aiuti immediatamente dopo l’escalation del conflitto. Attualmente, il crescente numero di bombardamenti anche nella zona meridionale della Striscia, unito alla carenza di carburante e elettricità, alla distruzione delle strade e delle infrastrutture, limita notevolmente le nostre possibilità di intervento. In aggiunta, gli aiuti faticano a raggiungere le aree settentrionali e alcune parti centrali della Striscia.
ACQUA E SERVIZI IGIENICO SANITARI
Un carico di cinque tonnellate di materiali e attrezzature igienico sanitarie è partito dal nostro magazzino a Bicester, nel Regno Unito, ed è arrivato in Egitto, dove è in attesa di poter entrare a Gaza per fornire acqua pulita e servizi igienici a 60.000 persone, contribuendo a scongiurare la diffusione di epidemie legate al consumo di acqua contaminata.
Cosa c’è nel carico di aiuti?
- Cisterne mobili: serbatoi pieghevoli che possono essere agevolmente allestiti e riempiti in condizioni di emergenza, in grado di fornire 15 litri d’acqua al giorno a oltre 10.000 persone.
- Taniche pieghevoli: si possono trasportare facilmente e sono in grado di garantire 3 litri d’acqua al giorno a 28.000 persone.
- Fontanelle: Sono dotate di serbatoi d’acqua e distributori di sapone, pratiche da istallare e da utilizzare, utili per garantire l’approvvigionamento idrico a 20.000 persone.
- Apparecchiature e dotazioni per due laboratori che permetteranno di testare la potabilità dell’acqua.
- Kit per l’igiene personale per disabili e persone fragili.
Al momento, grazie al lavoro dei partner locali, circa 1.400 famiglie sfollate nella zona di Rafah hanno ricevuto i primi kit igienico sanitari.
CIBO
Grazie ai nostri partner sul territorio, siamo stati in grado di consegnare pacchi contenenti cibo a migliaia di famiglie ospitate nei rifugi informali a Rafah e Khan Younis. Oltre 4.000 famiglie hanno ricevuto pacchi contenenti frutta e verdura fresca. La distribuzione sarà allargata presto ad altre 3.500 famiglie nelle zone di Rafah, Deir al Balah and Khan Younis.
COPERTE E AIUTI IN DENARO
Lo scorso ottobre, più di 300 famiglie sfollate hanno ricevuto assistenza in contanti in modo che potessero acquistare beni di prima necessità e far fronte così ai bisogni primari. L’intervento è poi proseguito e ha raggiunta centinaia di famiglie. Tramite il nostro partner ‘’Comitato Palestinese di Soccorso Agricolo’’, stiamo inoltre distribuendo coperte e abbigliamento invernale alle famiglie sfollate nel Sud della Striscia.
Nessuna risposta umanitaria significativa potrà esserci senza la cessazione delle violenze
Come Oxfam, siamo pronti e determinati ad avviare una risposta umanitaria su vasta scala. Tuttavia, nonostante gli sforzi profusi, è imperativo lavorare per un cessate il fuoco duraturo. Solo così sarà possibile garantire la sicurezza degli operatori umanitari e garantire una risposta reale, duratura e concreta.
Per questo motivo, in collaborazione con le principali organizzazioni umanitarie italiane e internazionali, stiamo mobilitando la popolazione di tutto il mondo, mentre esercitiamo pressioni sulle istituzioni affinché sostengano con fermezza un cessate il fuoco permanente.
UNISCITI A NOI
È una nostra responsabilità collettiva fermare questa tragedia: bambini, donne, uomini inermi non possono più aspettare. Unisciti a migliaia di persone per chiedere il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e in Israele.
Firma e condividi la petizione per chiedere la protezione dei civili ORA
* Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel vicino Oriente