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Corporate news e approfondimenti > APPROVAZIONE CSDDD: ULTIMI AGGIORNAMENTI
Dal 9 Febbraio il testo per la Direttiva Europea sul Dovere di Diligenza delle Imprese ai Fini della Sostenibilità (CS3D) è bloccata al tavolo del Comitato dei Rappresentanti Permanenti (COREPER) per il rischio di astensione di alcuni Stati Membri, tra cui l’Italia.
In queste settimane si sono susseguiti gli appelli anche da parte del mondo imprenditoriale per l’adozione di una normativa, frutto di anni di negoziati in ambito comunitario, che rappresenta un essenziale passo avanti per garantire il rispetto dei diritti umani e la tutela dell’ambiente nell’ambito delle attività di impresa.
Ad esprimersi sin da subito è stato l’UN Global Compact Network Italia che ha ribadito il suo sostegno all’obbligatorietà della due diligence, rilevando i limiti delle misure volontarie che da sole non sono sufficienti a responsabilizzare le imprese rispetto alle violazioni dei diritti umani.
Tra i vantaggi per le imprese, come sottolineato da Ferrero, insieme a Mars Italia e Mondelēz Italia, il poter contare su un quadro normativo armonizzato a livello europeo che superi l’attuale frammentazione fonte di incertezza e complessità anche per le imprese italiane.
Convinta anche la posizione di Legacoop, che per voce del suo Presidente Simone Gamberini, esorta il Governo ad adottare la Direttiva CS3D considerandola “un importante passo in avanti per affermare in modo concreto il rispetto, da parte delle grandi imprese, dei principi di responsabilità sociale verso la sostenibilità”.
Infine, il CNA che con forza ribadisce che una direttiva europea vincolante circa la dovuta diligenza faciliterà le aziende – soprattutto le PMI, ad accedere ai finanziamenti, garantire nuovi partner commerciali, attrarre nuovi consumatori, clienti e talenti.
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