Oltre 2 mila gli studenti toscani sostenuti da Oxfam durante l’ultimo anno scolastico. L’organizzazione in campo per ridurre il rischio di povertà educativa e abbandono scolastico. Un’indagine rivela come per il 33% dei docenti, gli studenti più fragili siano rimasti indietro negli ultimi mesi.
Aperte le iscrizioni alla terza edizione di Oxfam Back to School, in partenza domani. Un innovativo percorso formativo rivolto a centinaia di insegnanti e educatori.
Sostenere una ripresa della scuola in presenza il più inclusiva possibile, rispondendo ai cambiamenti imposti dalla pandemia nel corso dell’ultimo difficilissimo anno scolastico, che ha messo tanti studenti, soprattutto quelli più fragili, a rischio di dispersione scolastica a causa dei ritardi accumulati con la didattica a distanza. In un contesto dove, secondo gli ultimi dati Invalsi, il 23% dei giovani abbandona la scuola o la termina, senza aver acquisito le competenze minime di base.
Riparte da qui l’impegno di Oxfam al fianco di migliaia di docenti e studenti toscani nei prossimi mesi, dopo il lavoro svolto in aiuto di oltre 2 mila ragazzi nell’ultimo anno per contrastare povertà educativa e abbandono precoce. Un fenomeno che – a fronte di un trend che sembra destinato a crescere – già allo scoppio della pandemia riguardava oltre 1 studente su 10 in Toscana e il 13,5% dei ragazzi a livello nazionale.
Si parte con la terza edizione di Oxfam Back to School – Trasformiamo il futuro, l’iniziativa formativa, rivolta a docenti di ogni ordine e grado, agli educatori e ai formatori e del volontariato. Un’edizione che si arricchisce di contenuti e temi utili ad affrontare la sfida imposta dalla riapertura delle scuole nell’era del coronavirus, in cui strumenti didattici digitali e sempre più inclusivi diventano cruciali per non lasciare indietro nessuno.
Il percorso prevede infatti 5 webinar e 9 corsi di formazione on line e avrà al centro la didattica e la metodologia di insegnamento a distanza e in presenza, assieme a temi di stretta attualità come la comunicazione digitale e i rischi e le opportunità del mondo dei social media, la lotta ai cambiamenti climatici e l’educazione alla parità di genere, la prevenzione di ogni forma di razzismo e di sviluppo di stereotipi culturali; cosi come approfondimenti per l’insegnamento a classi multiculturali e plurilingue, l’editoria per l’infanzia come strumento didattico e il mentoring, che vede l’impegno degli stessi studenti nel sostenere i compagni più fragili, come strumento di lotta alla dispersione scolastica. Un’offerta formativa variegata, resa possibile grazie al sostegno di Istituzioni e fondazioni nazionali e internazionali con cui Oxfam co-progetta e realizza interventi educativi: dall’Unione Europea alla fondazione Monte dei Paschi di Siena, passando per l’impresa sociale Con i bambini.
“Secondo una recente indagine, realizzata da Oxfam e Lama tra i docenti italiani e toscani, oltre un terzo degli studenti più fragili ha accumulato un forte ritardo di apprendimento nell’ultimo anno scolastico; il 37% degli insegnanti non ha sufficienti competenze digitali – sottolinea Angela Pinna responsabile del progetto Oxfam Back to School per Oxfam Italia – In questo contesto abbiamo l’ambizione di aiutare i docenti a sviluppare metodologie innovative di insegnamento e di apprendimento per gli studenti; modelli di didattica interdisciplinare; modalità e strumenti per la valutazione attraverso le tecnologie multimediali. Tutti elementi che siamo conviti possano essere fondamentali per aiutare la scuola ad affrontare una sfida enorme, che richiede tutto il supporto possibile anche da parte della società civile, con l’obiettivo cruciale di far sì che i ragazzi possano piano piano tornare alla normalità”.
In apertura domani 7 settembre dalle 9.30 alle 11.30 il webinar “Come il Covid-19 sta cambiando la scuola”, organizzato in collaborazione con Indire (Istituto di ricerca per l’innovazione nella scuola italiana). Un incontro che intende far emergere alcune esperienze, strategie e pratiche positive che, portate avanti durante il periodo pandemico, hanno stimolato un cambiamento con nuove e diverse relazioni tra insegnanti e studenti, tra scuola, famiglie e comunità di appartenenza. La condivisione di queste esperienze e pratiche sarà illustrata anche grazie ai dati raccolti a livello nazionale da Indire durante lo scorso anno. L’incontro indagherà inoltre se e in che misura il Covid, pur avendo penalizzato gli studenti che partivano da una situazione di svantaggio e accresciuto le disuguaglianze sociali, grazie alla didattica a distanza che ha permesso di entrare a contatto diretto con in contesti familiari dei ragazzi, sia stato un’occasione per ridurre il gap tra la “Generazione Z” e la scuola. In particolare per quanto riguarda lo sviluppo delle competenze nell’ambito di educazione alla cittadinanza globale e l’inclusione degli studenti più vulnerabili.
Per maggiori info sul programma e iscrizioni: http://www.oxfamedu.it/oxfam-back-to-school-2021/
Tutti gli incontri si trovano anche sul portale SOFIA e sono riconosciuti dal MIUR, sia come percorsi individuali, che come percorsi proposti dalle scuole Polo per la formazione.
Le attività in partenza nelle scuole toscane
Oltre al percorso offerto ai docenti, Oxfam torna in classe con attività di contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica realizzate assieme a molti partner toscani con i progetti Bella Presenza e Mentori per la resilienza, selezionati da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Un lavoro che sarà realizzato in 9 istituti toscani.
“Con la riapertura delle scuole lavoreremo con oltre 1.500 ragazzi e docenti, con l’obiettivo di contrastare l’abbandono scolastico e sostenere il recupero degli studenti più fragili, attraverso la realizzazione di percorsi ad hoc di rinforzo delle competenze e studio della lingua italiana, laboratori di innovazione didattica su cittadinanza, etica digitale, professioni del futuro, artistici e molto altro. Con l’obiettivo cruciale, in un momento così delicato per il mondo della scuola, che nessun ragazzo rimanga escluso”, aggiunge Elisa Carboni, responsabile delle attività di contrasto alla dispersione scolastica per Oxfam Italia.