Crediamo che sia ora di costruire un nuovo futuro agricolo che passi dal lavoro dei piccoli produttori, in cui i miliardi investiti nella produzione alimentare industriale su larga scala dei paesi più ricchi debbano essere investiti nei bisogni dei produttori di piccola scala dei paesi più poveri.
E’ qui infatti che sono possibili i maggiori guadagni in termini di produttività, sostenibilità ambientale, riduzione della povertà e resilienza.
Solo così potremo produrre il necessario per sfamare una popolazione sempre crescente senza oltrepassare i limiti del nostro pianeta. In alcuni paesi ci sono già dei cambiamenti: in Vietnam ad esempio il numero di affamati è dimezzato negli ultimi 12 anni, in Brasile è sceso del 30% dal 2005 al 2009, dimostrandoci come sia necessario concentrarsi sull’enorme potenziale dei produttori di piccola scala – donne in particolare – aumentando gli investimenti in agricoltura.