28 Gennaio 2025

RISPONDIAMO ALLA CHIAMATA PER UN’ISTRUZIONE GLOBALE

 

L’istruzione è la chiave per un futuro inclusivo, equo e sostenibile, ma in molti paesi a basso reddito milioni di bambini e bambine restano esclusi da un’educazione di qualità. Questa crisi educativa rappresenta una delle sfide più pressanti del nostro tempo. Con la campagna “Answer the Call, chiediamo ai leader dei paesi ad alto reddito di agire subito, investendo con urgenza nell’istruzione per garantire un futuro migliore a ogni bambino, ovunque nel mondo.

251 MILIONI DI ESCLUSI DALL’ISTRUZIONE NEL MONDO

Dal 2015, anno in cui è stata adottata l’Agenda 2030, 110 milioni di bambini, bambine e giovani in più hanno avuto accesso all’istruzione, e 40 milioni di ragazzi e ragazze in più hanno completato la scuola secondaria. Tuttavia, nonostante questi progressi, il quadro resta drammatico: nel 2024, ben 251 milioni di giovani sono stati esclusi da ogni percorso educativo.

Le disuguaglianze regionali sono impressionanti:

  • Nei paesi a basso reddito, il 33% dei bambini e dei giovani in età scolare non accede all’istruzione, rispetto al 3% dei paesi ricchi;
  • L’Africa subsahariana ospita più della metà dei bambini e degli adolescenti non scolarizzati al mondo.

Alla base di questa crisi c’è la mancanza di investimenti:

  • Il 40% dei governi nei paesi a basso reddito destina meno del 15% della spesa pubblica e meno del 4% del PIL all’istruzione;
  • Nel 2022, la spesa per allievo nei paesi a basso reddito è stata di soli 55 dollari, contro gli 8.543 dollari dei paesi ad alto reddito;
  • L’Africa subsahariana, che nel 2023 è diventata la regione con la più grande popolazione giovanile del pianeta, ospiterà entro il 2050 il 40% di tutti i giovani sotto i 18 anni. Eppure, nel 2021, l’Africa rappresentava appena il 3% della spesa globale per l’istruzione.

È TEMPO DI COLMARE QUESTO DIVARIO E INVESTIRE NEL FUTURO DI MILIONI DI GIOVANI

Riteniamo necessario rafforzare la cooperazione internazionale ed attivare sistemi di finanza innovativa per far fronte a questi bisogni perché l’educazione rappresenta le fondamenta indispensabili di società inclusive e pacifiche e il diritto ad un’educazione inclusiva e di qualità deve essere necessariamente garantito a tutti i bambini e i giovani.

Nella giornata mondiale dell’educazione, la Global Partnership for Education, a cui aderiamo, lancia la campagna “Answer the call” per far luce sulla crisi dell’istruzione nei paesi a basso reddito e sottolineare l’importanza di un’istruzione universale di qualità come fondamento di un futuro inclusivo, pacifico, prospero e resiliente ai cambiamenti climatici. La campagna mira a mobilitare la comunità internazionale e in particolare i decisori politici dei paesi ad alto reddito, affinché investano urgentemente nell’istruzione per costruire un futuro più luminoso per tutti.

IL RUOLO DELL’ITALIA

Auspichiamo pertanto che anche l’Italia – dando seguito all’impegno e l’interesse dimostrato anche nel corso della presidenza italiana del G7 lo scorso anno – possa giocare un ruolo importante nel rilanciare i finanziamenti per l’istruzione globale.

La Campagna Globale per l’Educazione lavora alacremente per promuovere il diritto all’istruzione anche in Italia. Per questa ragione, guardiamo con preoccupazione alla decisione del Governo di non rinnovare il Fondo per il contrasto alla povertà educativa. Istituito nel 2016, il Fondo rappresenta un tentativo di affrontare uno dei problemi più gravi nel nostro paese, ed è volto “al sostegno di interventi sperimentali finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori”. I minori in povertà assoluta sono, secondo i dati ufficiali di ISTAT, 1,29 milioni, e questa condizione è strettamente legata al generarsi di contesti di povertà educativa. L’Italia non può permettersi di ignorare questa situazione, essendo un paese sempre più vecchio che fatica sia a fronteggiare il calo demografico sia a garantire opportunità concrete, lavorative e professionali per le risorse più qualificate.

Non rifinanziare il Fondo per il contrasto alla povertà educativa senza aver provveduto, prima, a dispiegare adeguate ed efficaci soluzioni alternative per sostenere concretamente bambini, bambine e ragazzi insieme alle loro famiglie rischia di mettere in difficoltà le condizioni di vita e di crescita delle nuove generazioni e di non contrastare le gravi disuguaglianze territoriali che oggi colpiscono l’Italia.

IL NOSTRO IMPEGNO

Crediamo nell’educazione come motore capace di disinnescare i meccanismi che generano e perpetuano le disuguaglianze. Con la CGE – Campagna Globale per l’Educazione – di cui Oxfam fa parte, aderiamo alla campagna “Answer the call” per chiedere ai decisori politici investimenti sull’educazione per fornire opportunità educative eque a tutte e tutti.
Ora più che mai, dobbiamo lavorare tutti insieme per affrontare la sfida globale di dare a tutti i bambini e i giovani, ovunque si trovino, le competenze necessarie per navigare e prosperare in un mondo in continua evoluzione. In caso contrario, stiamo mettendo in attesa il loro futuro e quello del nostro mondo.

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