Migliaia di vite sono andate perdute. È urgente trovare una soluzione politica al conflitto e salvare quante più vite possibile.
È necessario un maggiore impegno del nostro paese: servono più aiuti per i civili, la sospensione dell’invio delle armi e una soluzione politica per una pace duratura.
“Avevo tutto ciò che si possa desiderare prima della guerra: una casa, una famiglia, un lavoro per cui avevo studiato. Poi, all’improvviso, tutto è cambiato.
Un giorno ci siamo svegliati con il rumore delle bombe e ci hanno detto che era scoppiata la guerra.
Non è facile sentire ogni giorno le grida e la disperazione delle donne, il pianto dei bambini. Non è facile vedere i tuoi sogni, la tua vita e tutte le tue speranze distrutte.”
2 persone su 3 non hanno accesso all’assistenza sanitaria di base e solo il 51% delle strutture sanitarie sono funzionanti. Il resto è stato distrutto o danneggiato gravemente dalla guerra. I primi a farne le spese sono donne e bambini.
Chiediamo al Governo italiano un maggior impegno per la protezione dei civili e una soluzione politica alla guerra. Chiediamo la sospensione delle esportazioni delle armi, affinché l’Italia non sia più coinvolta in questo tragico e crudele conflitto.
Le persone fisiche possono pertanto detrarre le erogazioni effettuate a favore della nostra associazione nei limiti e con le modalità stabilite per legge (Art. 15, comma 1.1 del DPR 917/86)Le persone giuridiche possono dedursi le erogazioni effettuate a favore della nostra associazione nei limiti e con le modalità stabilite per legge (Art. 100 comma 2, lettera h del DPR 917/86) L’associazione attesta di possedere tutti i requisiti soggettivi ed oggettivi richiesti dalle normative citate.