8 Marzo 2021

Sri Lanka: le comunità rurali a rischio povertà e emergenza sanitaria

 

Il land grabbing è uno scandalo

Il 6% della popolazione dello Sri Lanka non ha accesso all’acqua potabile, mentre le falde acquifere inquinate rappresentano un pericolo per le comunità agricole più povere

Ad oggi sono oltre 80 mila i casi confermati di Coronavirus in Sri Lanka. Sebbene la situazione sanitaria sia tra le migliori dell’area, i servizi sono ancora molto carenti nelle zone rurali e negli istituti scolastici, mentre nelle grandi città è il problema della contaminazione delle falde acquifere a rappresentare una pesante minaccia alla salute.

Il 6% della popolazione non ha accesso all’acqua potabile ed è costretto ad acquistarla da venditori non autorizzati o a prenderla da fonti e fiumi spesso inquinati. Il 4,1% della popolazione vive sotto la soglia di povertà, e vi sono 1,6 milioni di persone denutrite.

Una situazione molto più grave nelle province centrali di Uva e Centrale, a vocazione prevalentemente agricola, che registrano i più alti tassi di povertà del paese (fino al 20,8% della popolazione sotto la soglia di povertà). Le comunità hanno scarso accesso all’acqua potabile, condizioni sanitarie precarie e basso reddito, che facilitano la diffusione del Covid-19. La mancanza di consapevolezza riguardo le buone pratiche igieniche determina anche un perpetuarsi di comportamenti non appropriati che peggiorano ulteriormente le condizioni di vita delle comunità e rendono ancora più grave la minaccia rappresentata dall’epidemia. Anche la malnutrizione è un problema grave e diffuso: poiché le madri non si nutrono a sufficienza, anche i bambini hanno gravi problemi di crescita e denutrizione. Nelle province centrali del paese si registra il livello più alto di rachitismo.

La risposta di Oxfam

Oxfam Italia lavora in Sri Lanka dal 2005 con programmi orientati al miglioramento delle condizioni di vita e della resilienza della popolazione rurale nelle province più povere del Paese. Lavora in particolare per migliorare l’accesso all’acqua pulita e ai servizi sanitari delle fasce più vulnerabili della popolazione, aiutando le istituzioni pubbliche a dotarsi di un sistema di servizi integrati nel settore della salute e dell’igiene, creando e rafforzando i sistemi comunitari di gestione delle infrastrutture idriche e migliorando l’accesso all’acqua a livello familiare e comunitario.

Grazie alla campagna Dona acqua, salva una vita, Oxfam migliorerà l’accesso all’acqua pulita e alla salute nelle province Uva e Centrale, per prevenire un’ulteriore diffusione del Covid-19; realizzando e potenziando i sistemi di approvvigionamento idrico, come pozzi con pompe manuali alimentate a energia solare.

Condividi l’articolo:
oxfam facebook oxfam Twitter oxfam Linkedin

Articoli correlati