“Se dall’Europa non arriva uno scatto di coraggio e di lungimiranza, aprendo canali legali di transito per chi vuole raggiungere l’Europa e chiedere asilo, le stragi di profughi continueranno senza fine, sia nel Mediterraneo che lungo la rotta Balcanica” – ha detto Alessandro Bechini, Direttore dei Programmi in Italia di Oxfam.
“Serve innanzitutto un allargamento del programma di ricollocazione dei profughi verso l’Europa. Chi arriva dalla Siria, dalla Somalia e dagli altri stati in conflitto, sappiamo già che otterrà lo status di rifugiato quindi non ha alcun senso costringerli a pericolosissime traversate via terra o via mare per raggiungere l’Europa – ha proseguito Bechini – E’ necessario inoltre dare mandato all’UNHCR perché possa allestire nei paesi di transito degli uffici per la valutazione direttamente in loco dello status di rifugiato. Europa e Governi Nazionali devono adopersi al contempo per un maggiore sforzo di assistenza umanitaria sia nella rotta terrestre (che passa attraverso la Turchia, la Grecia e i Balcani Occidentali) sia nella rotta marittima che unisce la Libia con l’Europa. L’atteggiamento di alcuni Paesi Europei, che credono di fermare questo flusso epocale innalzando improbabili muri o schierando truppe al confine, dimostra che questa Europa ha soltanto un’anima economica e non quella politica e solidale rivendicata dai suoi padri fondatori.
Le ennesime stragi di ieri, le condizioni inumane in cui i profughi sono costretti a viaggiare sono una vergogna per tutta l’Europa. Le dichiarazioni di indignazione non bastano e serve agire. Come Oxfam aumenteremo gli sforzi per fronteggiare quella che sta diventando una gigantesca emergenza umanitaria, ma serve che la politica a livello nazionale ed europeo, si renda conto che da queste rotte non passa soltanto il futuro dei profughi, ma il futuro dell’intera Europa”.