Tsunami in Sri Lanka
Il 26 dicembre 2004 le coste dello Sri Lanka sono state colpite da uno dei più distruttivi tsunami della storia che ha avuto origine da un terremoto di magnitudo 9.0. L’onda ha causato danni su tutta la costa provocando 227.000 morti, 1.7 milioni di sfollati e la distruzione di 500.000 attrezzature produttive.
I paesi più pesantemente colpiti sono stati Indonesia, Sri Lanka, India, Tailandia. Per la risposta a questa gravissima emergenza si sono mobilitate oltre 400 organizzazioni non governative e 17 Eserciti governativi.
Cosa ha fatto Oxfam Italia
L’aiuto si è concentrato principalmente su due settori:
- Ricostruzione unità abitative
- Supporto al settore delle cooperative che è stato duramente colpito dalla crisi
Dettaglio degli interventi:
Costruzione di 130 abitazioni nella comunità di Weragama
- Stazione di servizio della Cooperativa Multifunzionale di Beruwala distrutta dallo tsunami, riabilitata e completamente tornata a funzionare
- 11 cooperative di credito supportate nella fase di ricostruzione.
- 60 membri delle cooperative (90% donne) forniti di attrezzature e microcredito agevolato.
- 1.730 membri che potranno usufruire del capitale una volta tornato alla cooperativa.
- Cooperativa Multifunzionale di Panadura danneggiata dallo tsunami ristrutturata e resa funzionale
- Cooperativa Multifunzionale di Hambantota dotata di stock alimentare e della mobilia necessaria per l’apertura del supermercato, nuova importante fonte di reddito.
- Cooperativa del latte di Hambantota ristrutturata e dotata degli strumenti per la ripresa della lavorazione dello yoghurt.
Cosa ha fatto la confederazione Oxfam
Settore acqua
- 10.800 pozzi riparati e costruzione
- 90 grandi pozzi costruiti
- 55 sistemi idrici di grandi dimensioni riparati
- Costruito un nuovo sistema di rete idrica per oltre 10.000 persone
- 12.000 latrine costruite
- 67.000 kit igienici familiari
- 2.500 di cui 160 volontari formati in materia di sanità pubblica
- 10 km di fognature costruiti
- 600 corsi di formazione per create team comunitari per la gestione dei sistemi idrici
- 170 organizzazioni locali coinvolte
Settore rifugi
- 40.000 persone hanno ricevuto tende orifugi di emergenza
- 4.800 case provvisorie costruite
- 2.900 case costruite
- 1.800 persone formate su argomenti legati alla carpenteria per facilitare la ricostruzione
- 100 km di strade riparate e costruite
- 31 ponti costruiti
Settore istruzione
- 120 scuole costruite e riparate